PREMESSA: anni di attività come musicista e tecnico del suono presso studi di registrazione mi hanno spinto ad una riflessione sul mondo audiofilo. L'alta fedeltà nata per riprodurre supporti musicali si è trasformata, nel tempo, in una dimensione fine a se stessa, perdendo il riferimento con la materia prima originale: la musica.
attenzione ricarica con del tuo browser o con Ctrl R per visualizzare la pagina aggiornata
Questo sito contiene alcune guide sulla messa a punto del giradischi e sulla pulizia dei dischi, accorgimenti necessari alla migliore lettura delle informazioni contenute nei solchi.
Il giradischi ha bisogno di regolazioni ma eviterei l'atteggiamento tipico dell'audiofilo, tutto orientato al perfezionismo irrazionale che ostacola il piacere dell'ascolto.
La foto che ritrae Jimmy Page a casa con un comune Thorens TD166 poggiato su un tavolinetto è emblematica.
Acquistando dischi usati a volte ci si domanda chi fosse il proprietario per ridurre il disco così. Forse una persona che se l'è ascoltato senza troppi problemi e in questo caso ci sarebbe da apprendere.
Su internet ci si imbatte spesso a discutere con audiofili convinti. Le loro teorie così distanti dalla realtà non permettono nessun dialogo razionale.
I musicisti, che in genere hanno sviluppato una maggiore attenzione all'ascolto, possiedono nella maggioranza dei casi normali giradischi e impianti hi-fi.
I musicisti che hanno apportato il miglior contributo alla musica, anche dal punto di vista della produzione, vengono spesso ritratti davanti a giradischi normali.
In certe fiere hi-hend si vedono impianti che nessun vero appassionato di musica acquisterebbe. In molti casi il suono riprodotto da questi impianti è quanto di più distante da quello vero.
C'è analogia fra la produzione di un LP e quella del vino: il lungo processo e infinite variabili. L'audiofilo potremmo paragonarlo ad un degustatore di vini di cui si crede esperto ma non ha mai visto un vigneto.
L'attenzione dell'audiofilo è tutta rivolta al bicchiere e poco al suo contenuto. Il suono dipenderà a suo vedere solo dal bicchiere, dalla sua forma e dal materiale Variando questi elementi si sviluppano nella sua mente enormi differenze.
Un buon giradischi prodotto negli anni d'oro della produzione discografica, sapientemente messo a punto, in molti casi, da più emozioni di certi sofisticati apparecchi.
Sarebbe utile per un audiofilo visitare uno studio di registrazione, vedere da vicino le varie procedure e le modalità di ripresa e tutte le possibili variabili.
La variabilità del suono originale a fronte delle molteplici circostanze è una realtà ignorata dagli audiofili rendendo la loro visione basata su riferimenti inesistenti e convinzioni prive di senso.
Lavorare negli studi di registrazione permette di scoprire la presenza dei rilevanti aspetti psicologici come l'autosuggestione.
Capita che un musicista si lamenti del suono e ancora prima che il tecnico possa intervenire, dica: "ecco, adesso è perfetto" E' bastato avvicinare la mano al mixer senza toccare nulla per modificare la sua percezione.
La percezione della musica è quindi enormemente influenzata dallo stato d'animo e le condizioni mentali
La fede verso un particolare marchio è un tipico esempio di condizionamento. Per molti audiofili il solo vedere sull'apparecchio il logo del marchio preferito modifica l'atteggiamento e la percezione del suono ascoltato.
La rivista "Le Scienze" ha pubblicato l'articolo: "Come il pregiudizio influenza l'ascolto musicale" tratto da una sperimentazione in laboratorio dell'Università dell'Arizona State University.
L'esperimento ha dimostrato come l'aspettativa e i pregiudizi plasmano la percezione influenzando il funzionamento del cervello e l'attivazione di determinate aree cerebrali.
In un intervista un famoso progettista di casse acustiche ha confessato la distanza ormai raggiunta tra l'ascolto di strumenti musicali, un suono ormai dimenticato e la dimensione audiofila.
L'alta fedeltà ha iniziato a separarsi da tempo dalla sua funzione originale, quella di riprodurre musica, inseguendo logiche e strategie legate a tutto pur di vendere e persuadere, tranne la funzione originale.
Non si mette in discussione l'importanza della qualità degli apparecchi ma si individuano nell'approccio audiofilo contraddizioni e elementi di ostacolo al piacere d'ascolto e quanto le valutazioni dei cosiddetti audiofili siano condizionate da forme di pregiudizio para-religiose e riferimenti inesistenti.
L'articolo di Diego Nardi "Riflessioni di un ex audiofilo" racconta in lungo e largo la sua esperienza personale con gli audiofili avendoli frequentati per anni e visto da vicino tutte le loro incongruenze.
E adesso torniamo ad ascoltare i dischi senza inutili paranoie.


La pulizia e lavaggio dei dischi è diventata materia di infinite discussioni. Meglio valutare con calma gli innumerevoli metodi proposti trovati sul web e YouTube prima di fare danni irreversibili.
guida alla pulizia dei dischi in vinile
I dischi usati rappresentano un alternativa alle nuove ristampe. Anche loro presentano pro e contro e vale la pena seguire qualche regola prima di avventurarsi nell'acquisto.
guida all'acquisto dei dischi in vinile usati
Indice delle altre guide e tutorial dedicate ai dischi e giradischi: Allineamento della testina, Regolazione dell'Antiskating:
Giradischi: Guide e Tutorial