COME CONTROLLARE LE CONDIZIONI DI UN DISCO USATO (mini guida)
Acquistare LP usati comporta sempre una percentuale di rischio. La valutazione visiva delle condizioni non è una scienza perfetta. Lo stato reale di usura del microsolco non è visibile ad occhio nudo. Possiamo soltanto azzardare la possibile usura, con approssimazione, per ridurre al minimo, ma non azzerare, l'eventualità di portare a casa un LP che poi non ascolteremo più a causa dei vari difetti audio.
I difetti di un LP usato possono essere soprattutto: graffi, deterioramento da solventi di pulizia e danneggiamento del microsolco dovuto a puntine pesanti e non allineate.
Sono le tre eventualità più ricorrenti e non sempre facili da individuare. Proviamo a fare un elenco sintetico su cosa fare e come controllare un disco usato:

1. Illuminazione giusta - trovare la massima illuminazione possibile. Se il locale non è abbastanza luminoso il mio consiglio è di non procedere mai all'acquisto di LP usati.

2. Primo approccio - Capire se il disco è stato usato molto, con evidente presenza di graffi, segni sull'etichetta circostante al foro, lucentezza e opacità del vinile, per decidere se continuare con un indagine più approfondita oppure riporre subito il disco nello scaffale.

3. Indossare occhiali da presbiopia aiuta ad ottenere una visuale più nitida, tenendo il disco a 45° rispetto la fonte luminosa, cercare tutti i segni e graffi presenti. I «segni» sono quelli molto visibili e anche brutti da vedere ma superficiali e non compromettono in alcun modo la riproduzione. I «graffi» invece sono incisioni più profonde che vengono riprodotte dallo stilo. Il graffio a differenza del segno si sente al tatto, con la punta del dito. Il vecchio assioma del collezionista di dischi è "se lo senti, lo sentirai" è piuttosto affidabile, ma non infallibile. I cosiddetti "tramlines" ovvero graffi disposti in modo obbliquo o parallelo al solco, piuttosto che perpendicolarmente ad esso, sono più difficili da individuare e i più dannosi, poiché spesso portano lo stilo a seguire la direzione del graffio e non il solco, causando un salto o una ripetizione.

4. Vinile corroso da soluzioni di pulizia - Purtroppo il diffuso sistema che prevede l'uso di spray per pulire i dischi è radicato e continuamente sponsorizzato. La soluzione, in esso contenuta, ricca di sostanze chimiche, si deposita sul disco, aderendo alla superficie in modo permanente. Il vinile è soggetto alla delicata instabilità dei suoi elementi costituenti e può, in alcuni casi, venire alterato, nel tempo da altri elementi chimici estranei. I dischi sono costituiti da PVC e additivi vari per migliorarne la flessibilità. Sono proprio alcuni di questi additivi i più esposti ad alterazione se vengono a contatto con determinati solventi. Un vinile corroso da spray si riconosce solo dopo aver maturato una certa esperienza e può assumere apparenze diverse. Le più comuni sono aloni chiari od opachi, oppure piccoli e numerosi puntini visibili con la lente o presenze che sembrano alla vista delle incrostazioni facilmente lavabili e invece si tratta di corrosione permanente. Il risultato sarà un suono gracchiante senza rimedi.

5. Solco arato - purtroppo in alcun modo possiamo capire con certezza visivamente le condizioni del microsolco, ma solo intuirle. Il 90% degli LP usati in circolazione è stato riprodotto con vecchi giradischi, con puntine usurate, pesanti e quasi mai allineate che hanno consumato e deteriorato le pareti del solco. Troppe volte certi dischi apparentemente perfetti e «insospettabili» si sono rivelati poi inascoltabili. E' ovvio che maggiore è l'impressione di noncuranza del precedente possessore e molto maggiori le probabilità che il solco sia arato. L'indicazione di un disco utilizzato male può darcela la presenza di brevi sezioni circolari del solco, che appaiono lucide, sparse sulla facciata.

Comprando vinili usati da decenni ho avuto modo di trovare di tutto, dischi che sembravano pessimi e invece suonavano dignitosamente e dischi che sembravano perfetti, ma poi invece erano inascoltabili, anche dopo il lavaggio. Le cause principali delle delusioni sono le puntine che li hanno arati, ma anche i prodotti usati per la pulizia. E' noto che alcuni venditori "lucidano" con spray e panno i dischi per farli apparire più belli ma questo intervento, apparentemente innocuo, potrebbe innescare un processo di corrosione irreversibile.